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Negli ultimi anni che segnano il passaggio dall’ottocento al novecento, nel periodo del governo giolittiano, l’economia italiana registrava nelle regioni situate in prevalenza al nord, una spinta senza precedenti nell’industrializzazione. Anche se vi erano alcuni problemi di logistica il circondario lombardo rivestiva un ruolo di punta anche se in ritardo rispetto ad altre nazioni europee (ad esempio la Germania). Nella provincia di Lecco, si era potuto contare come sostegno su alcuni fattori quali le scelte di governo in materia politico commerciale. Inoltre vi era la presenza di un ceto imprenditoriale molto attivo e dinamico e di una popolazione molto laboriosa, pronti entrambi a rispondere con entusiasmo alle richieste provenienti dal resto dell’Italia e anche dall’estero.
In Lombardia la situazione industriale era centrata sulla piccola dimensione ed è facile intuire come il lavoro da dipendente precedeva spesso la fase del “mettersi in proprio” dopo che si era appreso il mestiere. I nuovi imprenditori seppero ingegnarsi per introdurre quelle innovazioni che avrebbero rivoluzionato il metodo di lavoro. Una delle branche della metallurgia che si sviluppò fu la trafilatura della vergella.
La trafilatura del ferro avveniva già prima del 1850 con la sola forza delle braccia e comportava rilevanti sforzi all’operaio e condizioni di lavoro pessime. Dopo il 1850 apparvero ad alleviare le fatiche i primi rocchetti (dispositivi per avvolgere il filo) azionati dalla forza idraulica.
Aumentò così la produzione, ma non esistendo ancora macchine capaci di trafilare in successione, il filo doveva essere caricato e scaricato sui rocchetti più volte prima di raggiungere la giusta calibratura.
La vera ascesa industriale, avvenne nel primo decennio del 1900 quando venne introdotto l’uso del motore elettrico negli impianti di produzione. Inizialmente, il cuore della macchina altro non era che una piastra dove veniva praticato un foro con un punteruolo e in esso veniva fatto passare il filo per la riduzione di diametro. Con l’avvento delle nuove tecnologie e lo studio di nuovi materiali negli anni 50, furono introdotti gli utensili per trafilare (filiera) a sagomatura conica con nocciolo in widia che permettevano una calibratura ottima, tolleranze ristrette ed una più rapida intercambiabilità.

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